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Delegare e ascoltare
dal Magazine “Eclettica” di Francesco Russo

Questo articolo nasce dall’incontro con il Dott. Gianluca Danesin, CEO e fondatore della DSG Automation, presso la sede di Camponogara (Città metropolitana di Venezia).

Un’azienda che la nostra rivista ha scelto perché è un vero e proprio esempio di come l’applicazione dei principi del marketing che io ed i miei collaboratori raccontiamo in queste pagine, di cui scrivo sulle pagine del blog di BrioWeb (l’agenzia di marketing e comunicazione che dirigo), e che illustro nei seminari che tengo e nelle conferenze in cui sono invitato a parlare come relatore, permettono di dare vita ad un modello di business vincente e di successo.

Un’azienda che è un esempio anche perché il proprio modello di business le ha permesso di superare il periodo di chiusura della scorsa primavera causato dall’emergenza legata alla COVID19 senza nessun particolare contraccolpo.
Sono infatti anche la dimostrazione che il tempo e le energie dedicate a sviluppare un modello organizzativo flessibile e capace di adattarsi al mutamento del mercato, sono un investimento prezioso ed utile.
Posso infatti affermare che sono un perfetto esempio del teorema del “Jobs to be done” sviluppato da Clayton  Christensen e da Michael E. Raynor alla Harvard Business School e illustrato nel volume “Il dilemma dell’innovatore: la soluzione”.
Questo a dimostrazione del fatto che se si coniuga la propria esperienza con ciò che è scritto nei libri di teoria del marketing, si può dare vita ad una realtà aziendale capace di essere flessibile ed adattabile alla “mutevolezza” del mercato italiano e internazionale.

Il Dott. Gianluca Danesin è infatti l’esempio di chi è capace di mettersi in discussione, di chi è capace a mettersi veramente in ascolto delle esigenze dei clienti e dei propri collaboratori.
Il successo della sua azienda è infatti sintetizzato da alcune parole che pronuncia durante il nostro incontro e che sono emblematiche: “il faccio tutto io non serve a nulla”.
L’incontro, come scrivevo, avviene presso la sede principale della DSG Automation, a Camponogara, città metropolitana di Venezia.
Un’azienda di respiro internazionale, che ha clienti in tutto il mondo, e il cui modello organizzativo dimostra che non è necessario spostare la propria sede in un grande realtà urbana come Milano o Torino per avere successo.

Come abbiamo raccontato in passato, oggi grazie ad una mentalità legata all’innovazione e alla flessibilità è possibile creare un modello aziendale vincente anche in zone considerate “periferia”.
Fondata nel 1996, l’azienda è specializzata nello sviluppo di software per la gestione dei processi di confezionamento dei prodotti. In poche e semplici parole, ogni qualvolta che noi prendiamo un prodotto in mano, un pacco di pasta, succo di frutta, un pacchetto di sigarette, una bottiglietta d’acqua, è probabile che il processo di confezionamento di quel prodotto sia avvenuto grazie ad impianti costituiti da macchine a controllo numerico, programmate dalla DSG Automation.

La DSG Automation realizza sviluppa software per gestire i processi di produzione di tantissime categorie di prodotti. Pasta fresca e secca, imbottigliamento dell’acqua o di altri liquidi. Produzione di farmaci e molto altro ancora.

Cosa rende speciale questa azienda? Spesso citata e raccontata dalla stampa locale, nazionale ed internazionale? Il lettore che ci segue, sa che per noi, in particolar modo per chi scrive, lo sviluppo di una qualsiasi strategia di marketing e comunicazione avviene su 10 pilastri, 10 principi fondamentali (che stanno poi alla base del metodo sviluppato da BrioWeb ed impiegato nel sviluppare il marketing dei nostri clienti). La DSG Automation è un perfetto esempio di alcuni di questi principi.

Ascoltare. Il primo elemento che ho colto subito nel relazionarmi con il Dott. Danesin è la sua capacità di entrare in sintonia con il suo interlocutore. Ascoltare le esigenze del mercato, dei propri clienti attraverso la costruzione di vere e solide relazioni umane. Questo non vale solo con i clienti, ma anche con i collaboratori dell’azienda.

Un elemento che mi ha colpito durante l’intervista è proprio l’uso della parola “collaboratore” anziché della parola “dipendente” per indicare le persone che costituiscono la squadra della DSG Automation. Non si tratta infatti solo di essere “politicamente corretti”. La svolta per l’azienda infatti arriva nel 2010 quando Gianluca Danesin coglie l’esigenza di coinvolgere in modo attivo i propri collaboratori nella gestione dei clienti e dell’azienda.
Il passo in avanti avviene quando il fondatore si rende conto che per poter far crescere il proprio modello di business diventava fondamentale delegare ai propri collaboratori una serie di competenze per renderli il più possibile autonomi nella gestione dell’intero processo del rapporto con il cliente. Sviluppo del preventivo, cura del progetto e della relazione con il cliente, ecc…
Questa scelta ha permesso al Dott. Danesin di avere il tempo per dedicarsi alla gestione dell’azienda, seguire con più attenzione l’amministrazione, migliorare i processi organizzativi interni, dedicarsi allo sviluppo di nuove idee, e soprattutto di dedicarsi alla cosa più importante: dare vita ad una programmazione nel medio-lungo termine per sviluppare ed ampliare l’azienda. Fondamentale per avviare quel processo di innovazione che garantisce ad un’azienda di affrontare qualsiasi situazione di difficoltà o emergenza.

“Quando si incontra un cliente…” afferma Danesin “…lo si ascolta, si sentono le sue esigenze, e si crea quindi una relazione umana, rendendosi conto di molte cose che spesso non ti aspetti o a cui non pensi”.

Appena 7 anni dopo la sua scelta, nel 2017, il modello di business creato dalla DSG Automation ha permesso al Dott. Danesin di dare vita a due altre aziende, la DSG Robotics (che si dedica allo sviluppo di macchine vere e proprie per completare la gamma di servizi offerti dalla DSG Automation) e la Data 4 Industry, un’azienda dedicata allo sviluppo di soluzioni basate sui Big Data e quindi l’Intelligenza Artificiale.

Axolotl – L’eterno bambino. Quante volte ho visto sgranare gli occhi di chi partecipava ai miei seminari quando pronunciavo la parola “axolotl”. Chi mi conosce sa che sono abituato a catturare l’attenzione del mio ascoltatore o del mio lettore con parole ad effetto. Ebbene la DSG Automation è anche il perfetto esempio di un altro cardine del
marketing, la capacità di rimanere “creativi e sempre curiosi”, cioè di possedere quello sguardo che hanno i bambini nei guardare il mondo che li circonda.

La creatività è la base fondamentale su cui è possibile fare innovazione. Se non si è capaci di osservare il mondo che ci circonda con curiosità, di porsi costantemente come domanda “perché” (come fanno per l’appunto i bambini) le aziende sono destinate a completare il proprio ciclo vitale in breve tempo. La storia della DSG Automation è proprio l’esempio della capacità del proprio CEO di guardare costantemente al mercato con curiosità e creatività. Un’altra frase infatti mi ha colpito molto durante l’intervista: “il settore tecnologico offre sempre delle opportunità”.
Non è un caso che la DSG Automation ha saputo sfruttare ciò che è stato offerto dal piano industria 4.0 presentato dal ministro per lo Sviluppo Economica Carlo Calenda durante il governo Renzi.
La DSG Automation deve il proprio successo anche e soprattutto al fatto che ha saputo sviluppare la propria offerta in una nicchia molto specifica di mercato.

Nel corso degli anni questo ha permesso di acquisire commesse in ogni angolo del mondo, servendo grandi multinazionali come la Mitsubishi o la Nissan In tutto questo non è mancata l’attenzione nei confronti della strategia di marketing e comunicazione.
La DSG Automation ha infatti saputo “esportare” la propria capacità di creazione di relazioni umane all’interno dei social network, e nello specifico in LinkedIn, che nel corso degli anni le ha permesso di sviluppare relazioni e acquisire visibilità a livello internazionale. Tutto questo si è tradotto in una sorta di “scudo” nei confronti dell’emergenza legata alla COVID19. Infatti nel periodo di due mesi in cui siamo stati tutti “confinati” fra le mura domestiche, anche se ricorrendo al lavoro in modalità agile, ha continuato a lavorare senza vedere mai interrotta la propria attività.
La DSG Automation è oggi un’azienda in forte crescita, che conta una squadra di più di 30 collaboratori, destinata a crescere nei prossimi anni e sicuramente a far parlare ancora molto di se.

L’ennesimo esempio di azienda italiana che ha saputo dare vita ad un modello di business innovativo e creativo, ad un ambiente di lavoro dinamico e stimolante, che non ha nulla da invidiare a realtà famose di oltre oceano, citate spesso come esempi da seguire, ma che forse oggi, sono più adatte per le citazioni nei libri che a esempi concreti seguire nella realtà.

 

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